Il toccante racconto di Stefania Loizzi, vittima di violenza a Roma, e il suo incontro con Ubaldo Manuali.
Stefania Loizzi, una donna coraggiosa e determinata, ha deciso di condividere la sua terribile esperienza con il pubblico di “Quarto Grado”, la sua storia inizia con l’incontro con Ubaldo Manuali, un netturbino di Roma, attraverso i social media. Dopo aver ricevuto rassicurazioni da una conoscente, Stefania ha accettato l’amicizia di Ubaldo, dando inizio a una relazione amichevole. Tuttavia, quello che sembrava un innocuo legame si è trasformato in un incubo la notte del 16 gennaio.
La notte dell’orrore
Durante quella tragica notte, Stefania racconta di essere stata drogata e successivamente violentata da Ubaldo. “Mi sono svegliata con un peso addosso e una mano in faccia. Era lui, con i pantaloni sbottonati“, ha dichiarato con voce tremante. Nonostante la sua condizione, Stefania ha avuto la forza di chiedere a Ubaldo cosa stesse facendo nel suo letto, ricevendo come risposta una giustificazione evasiva.
La mattina seguente, ancora sotto shock, Stefania ha cercato aiuto medico. “Sono andata dal mio dottore che mi ha mandato subito al Pronto Soccorso di Villa San Pietro“, ha raccontato. Gli esami hanno rivelato la presenza di droghe nel suo sistema, confermando i suoi sospetti sulla natura premeditata dell’attacco.
Il doppio volto
Ubaldo Manuali non era solo un netturbino, ma anche un individuo con una doppia vita. Portava sempre con sé santini e aveva una strana ossessione per scattare fotografie. Stefania ha scoperto, con orrore, l’esistenza di numerose foto di lei, comprese alcune scattate durante quella terribile notte.
Nell’intervista a “Quarto Grado”, Stefania ha sottolineato come Ubaldo si nascondesse dietro un’apparenza di perbenismo e bellezza, utilizzandola come esca per adescare le donne. Si presentava anche come un poliziotto, cercando di guadagnare la fiducia delle sue potenziali vittime.
La storia di Stefania Loizzi è un monito per tutti sulla pericolosità delle relazioni online e sulla necessità di prestare sempre attenzione alle persone che si incontrano. La sua forza e determinazione nel condividere la sua storia sono una fonte di ispirazione per molte altre vittime di violenza.
